Lo scautismo nella comunità Lago di Varese 7 e Somma Lombardo 1 in tempi di emergenza sanitaria

Screenshot riunione di Comunità
Come la comunità clan dei gruppi Lago di Varese 7 e Somma Lombardo 1 stanno affrontando l’emergenza sanitaria

In questa terribile situazione ci ritroviamo coinvolti tutti, senza distinzione, quasi come una “livella”, parafrasando il grande Totò. Non ne siamo esenti nemmeno noi scout, ma possiamo affermare che lo scoutismo non si è fermato, ma si è declinato in modalità differenti compatibili con la nuova situazione. La nostra comunità non si arrende, va avanti cercando quanto più possibile di “ridere e cantare nelle difficoltà”, mantenendo una certa positività e sempre con un occhio al prossimo, come si addice al nostro stile e alla nostra Promessa.

Dopo una decina di giorni di assestamento dovuti dall’uscita dei primi decreti e le prime misure restrittive, a partire da metà marzo abbiamo ripreso le nostre attività di comunità: le riunioni a cadenza settimanale, la domenica a partire dalle 17.00, in via telematica dove abbiamo la possibilità di trovarci tutti insieme e parlare di tutto, raccontarci sensazioni e le nostre giornate, aggiornarci sui nostri progetti futuri, insomma portare avanti la vita di comunità.

Ci è sicuramente d’aiuto il fatto che non stavamo lavorando su un capitolo, ma ci stavamo occupando di rinnovare la Carta di Clan; lavoro che sta proseguendo, seppur un po’ rallentato.

Una novità introdotta in questo periodo di quarantena è la figura del “Tele-Antennista”: esisteva già l’antennista, cioè una persona che in corrispondenza di uscite e riunioni portava alla comunità un tema d’attualità su cui discutere e riflettere. Il Tele-antennista fa lo stesso, ma ciò avviene ogni giorno da parte di persone sempre diverse. Così la comunità si vive quotidianamente e ci si sente sempre a contatto gli uni con gli altri.

Il Servizio

Riusciamo per la maggior parte a proseguire anche le nostre attività di servizio personale: i nostri servizi all’interno degli oratori, i vari aiuto-compiti ecc., si prestano abbastanza bene anche in via telematica. Abbiamo sfruttato anche le occasioni che si sono create in questa situazione particolare, come la consegna di spese a domicilio o l’aiuto ai bambini per lo studio.

Anche il servizio associativo prosegue e le attività delle altre branche. Per quanto riguarda il branco inviando video dei racconti giungla, facendo fare lavoretti, mandando video di bans e balletti, per distrarre quanto possibile i lupetti e farli sorridere; anche in reparto le attività proseguono seppur in maniera limitata vista la “vocazione pratica” della branca.

La Fede

In questa situazione la Fede è messa alla prova, con tante domande che sorgono e momenti in cui lo sconforto sembra prevalere. Nel nostro piccolo cerchiamo di alimentarla e non lasciarci abbattere, seguendo in streaming le messe dei nostri paesi o facendo messe animate da noi come nella Domenica delle Palme grazie al nostro AE (Assistente Ecclesiastico) don Cesare. Abbiamo cercato di vivere anche il triduo pasquale il più vicini possibile.

Non lasciamoci ingannare da queste parole, dove potrebbe sembrare che in fondo non è così male questo periodo di reclusione forzata e che vada tutto bene. Anche noi abbiamo momenti più o meno negativi, domande che non hanno risposta e l’incertezza di non sapere fino a quando si dovrà andare avanti così. Ci manca il contatto fisico con le altre persone, poter fare strada insieme, o tendere la mano fisicamente a chi ha bisogno e non vediamo l’ora che tutto questo finisca.

Giosuè - Lago di Varese 7
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